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17 ottobre 2016

New York e la Bag Tax dal 1 ottobre

http://digidatax.blogspot.com/2016/09/new-york-e-la-bag-tax-dal-1-ottobre.html
L’introduzione della bag tax è arrivata nei giorni scorsi, con l’approvazione in consiglio comunale di un progetto di legge ad hoc, passato con 28 voti a favore e 20 contrari, ed entrerà in vigore a partire dal prossimo 1 ottobre.
Il via libera è giunto, tuttavia, dopo un iter tutt’altro che lineare. Il dibattito si è rivelato molto lungo (circa due anni) e, soprattutto, è stato caratterizzato da una forte opposizione, forse anche a causa dall’ampia diffusione dei sacchetti di plastica, molto utilizzati dai newyorkesi: secondo le autorità, i cittadini della grande mela usano 9,4 miliardi di buste all’anno, in gran parte non riciclabili.
Inizialmente la proposta di legge prevedeva una tassa di 10 centesimi per ogni sacchetto. Per ottenere il sostegno della maggioranza del consiglio, si è poi deciso di ridurla a 5. Altri tentativi erano stati fatti in passato, come quello proposto dal precedente sindaco di New York, Michael Bloomberg, che aveva ipotizzato una tassa di 6 centesimi per busta, ma non erano andati a buon fine.
In base alle nuove norme, saranno esenti dal pagamento tutti coloro che faranno acquisti con buoni spesa (ovvero le persone con reddito basso), chi porterà via gli avanzi di cibo dai ristoranti, i venditori di strada, chi comprerà medicinali e chi farà acquisti nei negozi di alcolici.
Una tassa di 5 centesimi sulle buste utilizzate per fare la spesa con lo scopo di combattere gli sprechi e ridurre i rifiuti. È la misura proposta dal sindaco di New York, Bill De Blasio, per incentivare il riciclo e scoraggiare l’utilizzo dei sacchetti usa e getta.
Un intervento che si è reso necessario non solo per combattere l’emergenza ambientale, ma anche per far fronte ai costi di smaltimento dei rifiuti: oggi la grande mela spende, infatti, circa 12,5 milioni di dollari all’anno per trasportare 91.000 tonnellate di buste di plastica e carta da smaltire in altri Stati.
La lotta newyorkese agli sprechi non riguarda soltanto la plastica: anche le buste di carta sono infatti finite nel mirino del consiglio comunale. Se infatti la tassa avesse riguardato soltanto i sacchetti di plastica, i cittadini si sarebbero limitati a sostituirli con quelli di carta, senza quindi realizzare una vera riduzione degli sprechi. L’auspicio è quindi che i cittadini, scoraggiati dal pagamento di una tassa, siano spinti sempre più a fare la spesa utilizzando buste riutilizzabili, zainetti, ecc.
I dati sembrano confermare l’efficacia di queste azioni correttive: nelle diverse città americane che hanno introdotto misure simili, si è infatti assistito ad un importante calo dell’utilizzo di sacchetti di plastica a favore di buste verdi e riutilizzabili.
Su questo fronte l’Italia sembra essere all’avanguardia, facendo per certi versi anche da apripista agli altri Paesi: dall’1 gennaio 2011, infatti, vige il divieto di commercializzazione di sacchi non biodegradabili.
FiscoOggi.it -  Martedì 24 Maggio 2016

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